Il contributo, che ripercorre la storia di Solidarność, focalizza l'attenzione sui processi di scolarizzazione che hanno progressivamente indotto la Polonia a maturare un'identità socio-culturale e a diffondere tra le giovani generazioni quegli ideali democratici che hanno contribuito a sottrarre il Paese alla supremazia dell'Unione Sovietica. Il concetto di libertà come strumento di emancipazione, cui il contributo dedica particolare spazio, è sempre stato centrale nel pensiero dei più noti pedagogisti polacchi. Di libertà parlava, già alla fine dell’Ottocento, Janusz Korczak, che denunciava l’utilizzo di metodi didattici incapaci di liberare l’infanzia da legami che ne limitano le manifestazioni spontanee, promuovendo, invece, interventi educativi in grado di condurre il bambino e la bambina verso la progressiva conquista dell’autonomia, verso la liberazione da vincoli e impedimenti che frenano il loro naturale sviluppo e ostacolano l’espandersi della vitalità infantile. A Korczack e al suo romanzo "Re Matteuccio I" è dedicata la seconda parte del contributo, che analizza la possibilità di utilizzare il romanzo in questione come materiale didattico per educare i giovani lettori alla non violenza e per guidarli a riconoscere nei classici della storia della pedagogia gli strumenti per riflettere su questioni pedagogiche di fondamentale importanza, quale, appunto, il concetto di pace, nonchè per orientare al cambiamento formativo racchiuso nell'esercizio stesso del rievocare.
Educare alla libertà. Janusz Korczak e l’etica della solidarietà
DE SERIO, BARBARA
2011-01-01
Abstract
Il contributo, che ripercorre la storia di Solidarność, focalizza l'attenzione sui processi di scolarizzazione che hanno progressivamente indotto la Polonia a maturare un'identità socio-culturale e a diffondere tra le giovani generazioni quegli ideali democratici che hanno contribuito a sottrarre il Paese alla supremazia dell'Unione Sovietica. Il concetto di libertà come strumento di emancipazione, cui il contributo dedica particolare spazio, è sempre stato centrale nel pensiero dei più noti pedagogisti polacchi. Di libertà parlava, già alla fine dell’Ottocento, Janusz Korczak, che denunciava l’utilizzo di metodi didattici incapaci di liberare l’infanzia da legami che ne limitano le manifestazioni spontanee, promuovendo, invece, interventi educativi in grado di condurre il bambino e la bambina verso la progressiva conquista dell’autonomia, verso la liberazione da vincoli e impedimenti che frenano il loro naturale sviluppo e ostacolano l’espandersi della vitalità infantile. A Korczack e al suo romanzo "Re Matteuccio I" è dedicata la seconda parte del contributo, che analizza la possibilità di utilizzare il romanzo in questione come materiale didattico per educare i giovani lettori alla non violenza e per guidarli a riconoscere nei classici della storia della pedagogia gli strumenti per riflettere su questioni pedagogiche di fondamentale importanza, quale, appunto, il concetto di pace, nonchè per orientare al cambiamento formativo racchiuso nell'esercizio stesso del rievocare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.