La materia è desunta da Livio e ruota intorno a un intreccio politico-sentimentale che coinvolge l’avvenente Sofonisba, il suo ‘debole’ e sfortunato consorte Siface e l’antico/novello spasimante Massinissa. Costui, prigioniero della passione per la regina cartaginese, ha audacemente preteso, con un nuovo matrimonio, di poter disporre - quasi fosse una sua prigioniera - di quella regina, che ‘iure belli’ apparteneva ai Romani e al loro comandante Scipione l’Africano. Nelle nuove strade (tragedia, epica, novellistica, melodramma), che altri e più moderni ‘auctores’ hanno inteso aprire per conferire/restituire una dignità morale e patriottica ai tre personaggi (che rischiavano di essere per sempre archiviati in una storia piccolo-borghese dai risvolti scandalistici, promossi dalla discutibile interpretazione dell’istituto matrimoniale, laddove Sofonisba, senza essere diventata vedova, si ritrovava contemporanemente moglie di due mariti), si individuano le soluzioni con cui i rifacitori hanno sfidato il loro pubblico e, in generale, il perbenismo, che dopo l’avvento del cristianesimo avrebbe filtrato ogni rivisitazione di quel temerarium atque impudens consilium, che Massinissa aveva contratto ab amore. In controluce, a fare da ‘aiutante’ nei confronti di Sofonisba, è stata - a sorpresa - Didone, e questo grazie allo sviscerato amore di Petrarca (Africa) per Virgilio.
Sofonisba, Siface e Massinissa: tre personaggi in cerca di ‘scandalo’
MASSELLI, GRAZIA MARIA
2016-01-01
Abstract
La materia è desunta da Livio e ruota intorno a un intreccio politico-sentimentale che coinvolge l’avvenente Sofonisba, il suo ‘debole’ e sfortunato consorte Siface e l’antico/novello spasimante Massinissa. Costui, prigioniero della passione per la regina cartaginese, ha audacemente preteso, con un nuovo matrimonio, di poter disporre - quasi fosse una sua prigioniera - di quella regina, che ‘iure belli’ apparteneva ai Romani e al loro comandante Scipione l’Africano. Nelle nuove strade (tragedia, epica, novellistica, melodramma), che altri e più moderni ‘auctores’ hanno inteso aprire per conferire/restituire una dignità morale e patriottica ai tre personaggi (che rischiavano di essere per sempre archiviati in una storia piccolo-borghese dai risvolti scandalistici, promossi dalla discutibile interpretazione dell’istituto matrimoniale, laddove Sofonisba, senza essere diventata vedova, si ritrovava contemporanemente moglie di due mariti), si individuano le soluzioni con cui i rifacitori hanno sfidato il loro pubblico e, in generale, il perbenismo, che dopo l’avvento del cristianesimo avrebbe filtrato ogni rivisitazione di quel temerarium atque impudens consilium, che Massinissa aveva contratto ab amore. In controluce, a fare da ‘aiutante’ nei confronti di Sofonisba, è stata - a sorpresa - Didone, e questo grazie allo sviscerato amore di Petrarca (Africa) per Virgilio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.