Hans Pichler (1882-1952), pensatore quasi del tutto sconosciuto, ma ben inserito nel tessuto filosofico e culturale del suo tempo (citato da Husserl e Neurath, è apprezzato da Windelband, Meinong, Hartmann, intrattiene scambi epistolari con Rickert, Vaihinger, Misch, Tönnies), coniuga la teoria meinonghiana dell'oggetto con l'ontologia di Wolff. Personalità originale ed autonoma, non appartiene propriamente né alla scuola di Windelband, né a quella di Meinong, ma ne sviluppa gli esiti in direzioni e con metodi che riprendono formalmente alcuni dispositivi del razionalismo moderno. Nei saggi qui tradotti e presentati, mediante Leibniz, Pichler indaga, da una parte, la diade particolare-universale all'interno dei diversi ambiti della filosofia (metafisico-ontologico, estetico, etico e religioso), dall'altra mette alla prova la tenuta della teoria leibniziana dell'armonia prestabilita e delle monadi per la costituzione di un'idea di comunità in grado di avere forza integrante e di essere il tessuto relazionale fondante all'interno del quale, gli individui, proprio come le monadi, siano in grado di condurre un'esistenza “armoniosamente solitaria”.

Hans Pichler: un'armoniosa solitudine

2014-01-01

Abstract

Hans Pichler (1882-1952), pensatore quasi del tutto sconosciuto, ma ben inserito nel tessuto filosofico e culturale del suo tempo (citato da Husserl e Neurath, è apprezzato da Windelband, Meinong, Hartmann, intrattiene scambi epistolari con Rickert, Vaihinger, Misch, Tönnies), coniuga la teoria meinonghiana dell'oggetto con l'ontologia di Wolff. Personalità originale ed autonoma, non appartiene propriamente né alla scuola di Windelband, né a quella di Meinong, ma ne sviluppa gli esiti in direzioni e con metodi che riprendono formalmente alcuni dispositivi del razionalismo moderno. Nei saggi qui tradotti e presentati, mediante Leibniz, Pichler indaga, da una parte, la diade particolare-universale all'interno dei diversi ambiti della filosofia (metafisico-ontologico, estetico, etico e religioso), dall'altra mette alla prova la tenuta della teoria leibniziana dell'armonia prestabilita e delle monadi per la costituzione di un'idea di comunità in grado di avere forza integrante e di essere il tessuto relazionale fondante all'interno del quale, gli individui, proprio come le monadi, siano in grado di condurre un'esistenza “armoniosamente solitaria”.
2014
8857530973
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