Il potenziale narrativo dell’articolata vicenda tra Cimone, Elpinice e Callia, utilizzata da Cornelio Nepote per corroborare la sua teoria sul relativismo, non sfuggì ai maestri delle scuole di declamazione, i quali la inclusero tra gli "argumenta ex historia petita", come documenta l’antologia di Seneca padre. Nella controversia 9,1 i “casi” del figlio di Milziade offrono spunti interessanti per una rilettura della vicenda e dei personaggi alla luce delle categorie antropologiche romane. Un’ulteriore tappa nella fortuna di questi personaggi in Baculard d’Arnaud : il canovaccio di base riproduce la trama degli eventi tracciata da Nepote ma non rinuncia a ritagliare interstizi narrativi che consentano di guadagnare spazi nuovi alla narrazione e di approfondire e, per certi versi, ridisegnare la caratterizzazione dei personaggi e le loro dinamiche relazionali alla luce della "sensiblerie" preromantica
Cimone ed Elpinice in Nepote, Seneca Retore e Baculard d’Arnaud
BRESCIA, GRAZIANA
2013-01-01
Abstract
Il potenziale narrativo dell’articolata vicenda tra Cimone, Elpinice e Callia, utilizzata da Cornelio Nepote per corroborare la sua teoria sul relativismo, non sfuggì ai maestri delle scuole di declamazione, i quali la inclusero tra gli "argumenta ex historia petita", come documenta l’antologia di Seneca padre. Nella controversia 9,1 i “casi” del figlio di Milziade offrono spunti interessanti per una rilettura della vicenda e dei personaggi alla luce delle categorie antropologiche romane. Un’ulteriore tappa nella fortuna di questi personaggi in Baculard d’Arnaud : il canovaccio di base riproduce la trama degli eventi tracciata da Nepote ma non rinuncia a ritagliare interstizi narrativi che consentano di guadagnare spazi nuovi alla narrazione e di approfondire e, per certi versi, ridisegnare la caratterizzazione dei personaggi e le loro dinamiche relazionali alla luce della "sensiblerie" preromanticaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.