Nel dopoguerra vengono presentate due interpretazioni dell’Antigone di Sofocle che hanno in comune il tentativo di riformare il palcoscenico tedesco dopo il periodo nazista e fanno entrambe riferimento alla traduzione neoclassica di Hölderlin. Mentre il dramma musicale di Carl Orff propone una lettura ontologica del mito insistendo sulla sua verità atemporale e sulla validità assoluta del testo di Hölderlin, Brecht, invece, pur riproponendo lunghi brani della difficile traduzione neoclassica, mette in scena una radicale attualizzazione della storia di Antigone nell’ottica della recente catastrofe della Guerra mondiale.

Le due volte del Sofocle di Hoelderlin nella Germania del dopoguerra: le Antigonae di Bertolt Brecht e Carl Orff.

NIENHAUS, STEFAN
2013-01-01

Abstract

Nel dopoguerra vengono presentate due interpretazioni dell’Antigone di Sofocle che hanno in comune il tentativo di riformare il palcoscenico tedesco dopo il periodo nazista e fanno entrambe riferimento alla traduzione neoclassica di Hölderlin. Mentre il dramma musicale di Carl Orff propone una lettura ontologica del mito insistendo sulla sua verità atemporale e sulla validità assoluta del testo di Hölderlin, Brecht, invece, pur riproponendo lunghi brani della difficile traduzione neoclassica, mette in scena una radicale attualizzazione della storia di Antigone nell’ottica della recente catastrofe della Guerra mondiale.
2013
9788879495790
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/227752
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