Il ruolo di mediazione svolto dalla donna è centrale in tutte le opere di Pestalozzi, con particolare riferimento a quelle che valorizzano la finalità etico-sociale dell’educazione materna, ovvero la capacità della donna di promuovere comportamenti altruisti e solidali a partire dall’ambito familiare, che sulla figura femminile si regge. Alla figura della donna, e più in particolare della madre, è dedicato il presente contributo, che ripercorre le riflessioni di Pestalozzi sulla maternità, dallo stesso considerata un compito delicato e tutt’altro che naturale. Se la madre è in grado di sostenere il percorso evolutivo dell’infanzia non è perché il suo ruolo di guida è una dote innata, ma perché la donna è capace di amare con riflessività ed è questo “amore pensoso”, come lo definisce Pestalozzi, a maturare in lei una consapevolezza educativa, accanto ad un elevato livello di responsabilità, che deriva da una razionalità critica e riflessiva che riconosce al sentimento, e non solo alla ragione, la capacità di promuovere il bene.
L’«amore pensoso» tra vocazione domestica ed emancipazione femminile. La figura della madre nel pensiero di Johann Heinrich Pestalozzi
DE SERIO, BARBARA
2012-01-01
Abstract
Il ruolo di mediazione svolto dalla donna è centrale in tutte le opere di Pestalozzi, con particolare riferimento a quelle che valorizzano la finalità etico-sociale dell’educazione materna, ovvero la capacità della donna di promuovere comportamenti altruisti e solidali a partire dall’ambito familiare, che sulla figura femminile si regge. Alla figura della donna, e più in particolare della madre, è dedicato il presente contributo, che ripercorre le riflessioni di Pestalozzi sulla maternità, dallo stesso considerata un compito delicato e tutt’altro che naturale. Se la madre è in grado di sostenere il percorso evolutivo dell’infanzia non è perché il suo ruolo di guida è una dote innata, ma perché la donna è capace di amare con riflessività ed è questo “amore pensoso”, come lo definisce Pestalozzi, a maturare in lei una consapevolezza educativa, accanto ad un elevato livello di responsabilità, che deriva da una razionalità critica e riflessiva che riconosce al sentimento, e non solo alla ragione, la capacità di promuovere il bene.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.