I saggi raccolti nel presente volume intendono approfondire l’operato di alcune figure femminili che hanno caparbiamente intrapreso percorsi inusuali per combattere contro la misoginia e i pregiudizi sociali. L’arco cronologico va dalla metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento, un periodo che può essere ritenuto essenziale per le lotte civili e politiche delle prime femministe in tutta Europa. Ciò che contraddistingue queste donne sta nell’aver saputo pragmaticamente inverare i principi di una mera teoria emancipazionista nell’impegno verso i più deboli, come Maria Montessori con la “Casa dei bambini” a Roma, le tante maestre che alfabetizzarono l’Italia dopo l’Unità, le nazionaliste basche che difesero la loro cultura e la loro lingua nelle ikastolas, Alda Costa che combatté per la dignità delle donne insegnanti, Ellen Key che progettò un mondo esteticamente perfetto per i bambini, Mercedes Sanz Bachiller che sfamò i piccoli spagnoli vittime della guerra. Tutte sono dunque accomunate da una splendida utopia: fare del futuro un luogo migliore impegnandosi strenuamente nel proprio presente.I
Maternità militanti. Impegno sociale tra educazione ed emancipazione
CAGNOLATI, ANTONELLA
2010-01-01
Abstract
I saggi raccolti nel presente volume intendono approfondire l’operato di alcune figure femminili che hanno caparbiamente intrapreso percorsi inusuali per combattere contro la misoginia e i pregiudizi sociali. L’arco cronologico va dalla metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento, un periodo che può essere ritenuto essenziale per le lotte civili e politiche delle prime femministe in tutta Europa. Ciò che contraddistingue queste donne sta nell’aver saputo pragmaticamente inverare i principi di una mera teoria emancipazionista nell’impegno verso i più deboli, come Maria Montessori con la “Casa dei bambini” a Roma, le tante maestre che alfabetizzarono l’Italia dopo l’Unità, le nazionaliste basche che difesero la loro cultura e la loro lingua nelle ikastolas, Alda Costa che combatté per la dignità delle donne insegnanti, Ellen Key che progettò un mondo esteticamente perfetto per i bambini, Mercedes Sanz Bachiller che sfamò i piccoli spagnoli vittime della guerra. Tutte sono dunque accomunate da una splendida utopia: fare del futuro un luogo migliore impegnandosi strenuamente nel proprio presente.II documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.