Il sistema della giustizia penale è ancora una volta oggetto di compositi interventi legislativi “urgenti” che incidono sul diritto penale, sul diritto processuale penale, sulle misure di prevenzione, sull’ordinamento giudiziario, coinvolgendo altresì il diritto amministrativo. Leit motiv delle innovazioni è il tema della sicurezza pubblica, rispetto al quale vengono elaborate strategie di contrasto in chiave eminentemente repressiva che investono in particolare i temi dell’immigrazione, della circolazione stradale, dell’emergenza in materia ambientale. Accanto a tali esigenze, tuttavia, l’occasione è stata utilizzata dai lawmakers per intervenire su istituti chiave del diritto e del processo penale, seguendo una consolidata tradizione: dalle circostanze del reato ai riti differenziati, dalle regole in materia di attribuzione e competenza al sequestro probatorio, dalla sospensione dell’esecuzione della pena al gratuito patrocinio per i non abbienti, solo per citarne alcuni. Il dibattito sui temi della ragionevole durata e delle gestione dei crescenti carichi processuali è poi sfociato in disposizioni che tracciano criteri di priorità nell’organizzazione del lavoro giudiziario e lambiscono la regola costituzionale dell’obbligatorietà dell’azione penale, originando contestualmente una disciplina della sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato surrogatoria di quella dichiarata incostituzionale nel 2004. il risultato complessivo che scaturisce dalla manovra legislativa attuata nel primo scorcio della XVI legislatura pone seri problemi interpretativi, stante la disomogeneità e disorganicità degli innesti, rendendo arduo ma avvincente il compito di ricostruzione sistematica dello studioso e al contempo incerta lì applicazione quotidiana delle nuove norme.
Le nuove norme sulla sicurezza pubblica
LORUSSO, SERGIO
2008-01-01
Abstract
Il sistema della giustizia penale è ancora una volta oggetto di compositi interventi legislativi “urgenti” che incidono sul diritto penale, sul diritto processuale penale, sulle misure di prevenzione, sull’ordinamento giudiziario, coinvolgendo altresì il diritto amministrativo. Leit motiv delle innovazioni è il tema della sicurezza pubblica, rispetto al quale vengono elaborate strategie di contrasto in chiave eminentemente repressiva che investono in particolare i temi dell’immigrazione, della circolazione stradale, dell’emergenza in materia ambientale. Accanto a tali esigenze, tuttavia, l’occasione è stata utilizzata dai lawmakers per intervenire su istituti chiave del diritto e del processo penale, seguendo una consolidata tradizione: dalle circostanze del reato ai riti differenziati, dalle regole in materia di attribuzione e competenza al sequestro probatorio, dalla sospensione dell’esecuzione della pena al gratuito patrocinio per i non abbienti, solo per citarne alcuni. Il dibattito sui temi della ragionevole durata e delle gestione dei crescenti carichi processuali è poi sfociato in disposizioni che tracciano criteri di priorità nell’organizzazione del lavoro giudiziario e lambiscono la regola costituzionale dell’obbligatorietà dell’azione penale, originando contestualmente una disciplina della sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato surrogatoria di quella dichiarata incostituzionale nel 2004. il risultato complessivo che scaturisce dalla manovra legislativa attuata nel primo scorcio della XVI legislatura pone seri problemi interpretativi, stante la disomogeneità e disorganicità degli innesti, rendendo arduo ma avvincente il compito di ricostruzione sistematica dello studioso e al contempo incerta lì applicazione quotidiana delle nuove norme.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.