L'olivicoltura pugliese si dibatte tra alti costi di produzione, limiti obiettivi di produttività e valore della produzione fuori dal controllo degli olivicoltori. Da ciò scaturiscono alcune importanti considerazioni in relazione all'intreccio che costantemente si evolve tra multifunzionalità, marginalità, ecocondizionalità e sviluppo del territorio in chiave di sostenibilità ambientale. L'incremento della competitività delle produzioni deve essere conseguito sia in termini economici che di qualità complessiva. Ma quali sono le potenzialità e le aspettative di tale strategia riferite allo sviluppo rurale delle aree interne e di quelle più specializzate? E, inoltre, è reale il rischio della proliferazione delle certificazioni rispetto al possibile disorientamento del consumatore? Questo volume intende indagare su tali problematiche e ricavare elementi utili all'analisi delle prospettive future del comparto "biologico" rispetto a quello degli altri prodotti certificati e ai loro riflessi ambientali, soprattutto in chiave territoriale e distrettuale. Oltre al concetto di marginalità, un altro aspetto di fondamentale importanza ai fini di un'adeguata politica di pianificazione territoriale è quello di multifunzionalità dell'olivicoltura: alla luce della specificità delle aziende del settore olivicolo pugliese, ovvero il forte legame con il territorio che in senso culturale-storico e antropologico caratterizza le aree olivicole. Il presente volume affronta tali tematiche nell'ottica dell'ecocondizionalità obbligatoria imposta dalla recente riforma della PAC e dalle linee di politica agraria che emergono dal dibattito sulla riformulazione in corso dei fondi strutturali sempre più orientata alla diminuzione degli aiuti diretti agli olivicoltori e all'incremento delle politiche di sviluppo rurale (secondo pilastro): una nuova olivicoltura senza impatti ambientali significativi e che sappia scegliere tra tasse ambientali e innovazione, e incrementi sempre più la ricerca di nuovi metodi colturali rispettosi dell'ambiente.
Olivicoltura e ambiente. Un nuovo equilibrio tra: marginalità, condizionalità, multifunzionalità e sviluppo del territorio
CONTO', FRANCESCO
2005-01-01
Abstract
L'olivicoltura pugliese si dibatte tra alti costi di produzione, limiti obiettivi di produttività e valore della produzione fuori dal controllo degli olivicoltori. Da ciò scaturiscono alcune importanti considerazioni in relazione all'intreccio che costantemente si evolve tra multifunzionalità, marginalità, ecocondizionalità e sviluppo del territorio in chiave di sostenibilità ambientale. L'incremento della competitività delle produzioni deve essere conseguito sia in termini economici che di qualità complessiva. Ma quali sono le potenzialità e le aspettative di tale strategia riferite allo sviluppo rurale delle aree interne e di quelle più specializzate? E, inoltre, è reale il rischio della proliferazione delle certificazioni rispetto al possibile disorientamento del consumatore? Questo volume intende indagare su tali problematiche e ricavare elementi utili all'analisi delle prospettive future del comparto "biologico" rispetto a quello degli altri prodotti certificati e ai loro riflessi ambientali, soprattutto in chiave territoriale e distrettuale. Oltre al concetto di marginalità, un altro aspetto di fondamentale importanza ai fini di un'adeguata politica di pianificazione territoriale è quello di multifunzionalità dell'olivicoltura: alla luce della specificità delle aziende del settore olivicolo pugliese, ovvero il forte legame con il territorio che in senso culturale-storico e antropologico caratterizza le aree olivicole. Il presente volume affronta tali tematiche nell'ottica dell'ecocondizionalità obbligatoria imposta dalla recente riforma della PAC e dalle linee di politica agraria che emergono dal dibattito sulla riformulazione in corso dei fondi strutturali sempre più orientata alla diminuzione degli aiuti diretti agli olivicoltori e all'incremento delle politiche di sviluppo rurale (secondo pilastro): una nuova olivicoltura senza impatti ambientali significativi e che sappia scegliere tra tasse ambientali e innovazione, e incrementi sempre più la ricerca di nuovi metodi colturali rispettosi dell'ambiente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.