Sviluppare la green economy significa innanzitutto fare affidamento sulle fonti di energia rinnovabile. Tra queste l’eolico è quella che ha avuto in questi anni, ed ancor più avrà in futuro, un notevole sviluppo, anche grazie alle continue innovazioni tecnologiche che consentono la progressiva importante riduzione dei costi di produzione del kWh. Una delle recenti più importanti innovazioni è stata l’introduzione dei magneti permanenti. Attualmente, la loro produzione si basa sull’impiego di alcuni metalli del gruppo delle terre rare (TR). I magneti permanenti sono usati anche nei veicoli elettrici, per cui è prevedibile che la domanda di TR sia destinata ad una forte crescita. Tali previsioni si scontrano con la realtà di un mercato caratterizzato da un’offerta con posizioni monopolistiche (la Cina negli ultimi anni ha coperto quasi la totalità della produzione mondiale di TR). Ciò si sostanzia in limitazioni all’export in grado di mettere a rischio la stessa esistenza delle aziende che fanno uso di tali metalli, e, pertanto, le produzioni high-tech e “green” fuori dai confini cinesi. Il lavoro analizza la relazione tra il mercato delle TR e l’auspicato sviluppo dell’eolico in funzione dei rischi di approvvigionamento e di accesso a tali risorse strategiche.
Terre rare e sviluppo dell'eolico
NICOLETTI, GIUSEPPE MARTINO;
2011-01-01
Abstract
Sviluppare la green economy significa innanzitutto fare affidamento sulle fonti di energia rinnovabile. Tra queste l’eolico è quella che ha avuto in questi anni, ed ancor più avrà in futuro, un notevole sviluppo, anche grazie alle continue innovazioni tecnologiche che consentono la progressiva importante riduzione dei costi di produzione del kWh. Una delle recenti più importanti innovazioni è stata l’introduzione dei magneti permanenti. Attualmente, la loro produzione si basa sull’impiego di alcuni metalli del gruppo delle terre rare (TR). I magneti permanenti sono usati anche nei veicoli elettrici, per cui è prevedibile che la domanda di TR sia destinata ad una forte crescita. Tali previsioni si scontrano con la realtà di un mercato caratterizzato da un’offerta con posizioni monopolistiche (la Cina negli ultimi anni ha coperto quasi la totalità della produzione mondiale di TR). Ciò si sostanzia in limitazioni all’export in grado di mettere a rischio la stessa esistenza delle aziende che fanno uso di tali metalli, e, pertanto, le produzioni high-tech e “green” fuori dai confini cinesi. Il lavoro analizza la relazione tra il mercato delle TR e l’auspicato sviluppo dell’eolico in funzione dei rischi di approvvigionamento e di accesso a tali risorse strategiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.