L’autore del lungo saggio esamina i momenti salienti della rinascita e della rifondazione del genere corografico nell’età dell’Umanesimo, muovendo dalla sperimentazione trecentesca, dai Mirabilia urbis e dalla problematica riflessione petrarchesca sull’utilità degli studi geografici e del viaggio di conoscenza, per poi soffermarsi sui maggiori rappresentanti di quel tipo di scrittura nel Quattrocento : da Ciriaco d’Ancona a Biondo Flavio, da Enea Silvio Piccolomini a Pietro Ranzano; indaga quindi la fortuna editoriale e il successo di pubblico fatti registrare dai prodotti corografici e cartografici nell’età delle navigazioni transoceaniche e delle grandi scoperte geografiche in Italia e in Europa, fornendo una mappa, per aree geografiche, di autori e opere e evidenziando l’indubbia incidenza di tale ambito di ricerche nella produzione ariostesca e tassiana.
Modelli e forme del genere corografico tra Umanesimo e Rinascimento
DEFILIPPIS, DOMENICO
2012-01-01
Abstract
L’autore del lungo saggio esamina i momenti salienti della rinascita e della rifondazione del genere corografico nell’età dell’Umanesimo, muovendo dalla sperimentazione trecentesca, dai Mirabilia urbis e dalla problematica riflessione petrarchesca sull’utilità degli studi geografici e del viaggio di conoscenza, per poi soffermarsi sui maggiori rappresentanti di quel tipo di scrittura nel Quattrocento : da Ciriaco d’Ancona a Biondo Flavio, da Enea Silvio Piccolomini a Pietro Ranzano; indaga quindi la fortuna editoriale e il successo di pubblico fatti registrare dai prodotti corografici e cartografici nell’età delle navigazioni transoceaniche e delle grandi scoperte geografiche in Italia e in Europa, fornendo una mappa, per aree geografiche, di autori e opere e evidenziando l’indubbia incidenza di tale ambito di ricerche nella produzione ariostesca e tassiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.