Il saggio traccia un percorso dell’emancipazione femminile nei paesi occidentali nel corso degli ultimi decenni evidenziando come le modificazioni che si sono registrate nella condizione della donna, durante il Novecento, hanno riguardato solo parzialmente il piano dei diritti, mentre hanno coinvolto più significativamente il piano della cultura, dal quale quello dei diritti discende. L’autrice individua negli anni Settanta uno spartiacque nella trasformazione dei modelli basati sulla differenza di genere, il momento storico in cui l’idealtipo a cui si ispirava la formazione della donna occidentale ha subito una metamorfosi, determinata da una generazione che ha ricevuto un patrimonio culturale di genere e lo ha in gran parte ripudiato. Ritenendolo inadeguato, lo ha respinto e non lo ha trasferito alla generazione seguente. L’assunto a cui si è giunti è che una intera generazione di donne per svincolarsi dalla tutela del mondo maschile e liberarsi dal ruolo che tradizionalmente le era stato assegnato, ha lasciato morire il mondo che le era appartenuto. Le donne stanno inaugurando una nuova tradizione e creando un nuovo canone. Tuttavia, in questo caso, il modello al femminile è stato plasmato sul modello dell’efficientismo maschile, cadendo nel tragico equivoco che l’ha condotto ad assorbire e esprimere - scegliendoli - i modelli competitivi a cui venivano educati gli uomini.
Modelli femminili ed egemonia maschile nel mondo contemporaneo
RESTA, PATRIZIA
2006-01-01
Abstract
Il saggio traccia un percorso dell’emancipazione femminile nei paesi occidentali nel corso degli ultimi decenni evidenziando come le modificazioni che si sono registrate nella condizione della donna, durante il Novecento, hanno riguardato solo parzialmente il piano dei diritti, mentre hanno coinvolto più significativamente il piano della cultura, dal quale quello dei diritti discende. L’autrice individua negli anni Settanta uno spartiacque nella trasformazione dei modelli basati sulla differenza di genere, il momento storico in cui l’idealtipo a cui si ispirava la formazione della donna occidentale ha subito una metamorfosi, determinata da una generazione che ha ricevuto un patrimonio culturale di genere e lo ha in gran parte ripudiato. Ritenendolo inadeguato, lo ha respinto e non lo ha trasferito alla generazione seguente. L’assunto a cui si è giunti è che una intera generazione di donne per svincolarsi dalla tutela del mondo maschile e liberarsi dal ruolo che tradizionalmente le era stato assegnato, ha lasciato morire il mondo che le era appartenuto. Le donne stanno inaugurando una nuova tradizione e creando un nuovo canone. Tuttavia, in questo caso, il modello al femminile è stato plasmato sul modello dell’efficientismo maschile, cadendo nel tragico equivoco che l’ha condotto ad assorbire e esprimere - scegliendoli - i modelli competitivi a cui venivano educati gli uomini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.