Nell’esperienza giuridica del Mezzogiorno continentale italiano il diritto patrio assume una funzione fortemente identitaria. I giuristi d’età moderna prospettarono una marcata continuità con il corpus normativo sedimentatosi sin dall’epoca normanno-sveva, presentandolo come patrimonio coeso e dotato d’una propria radicata peculiarità, pur nella omogeneità culturale dell’Europa di diritto comune. Durante l’arco cronologico compreso tra i secoli XVI-XVIII, del quale il saggio si occupa, si accentuò la matrice giurisprudenziale dell’ordinamento regnicolo, a fronte di un’intensa, alluvionale produzione legislativa: entrambi i fattori rafforzarono gli spazi di manovra riservati agl’interpreti ed accreditarono la dignità scientifica d’un ius Regni che il ministero togato seppe utilizzare a difesa della propria autonomia ‘costituzionale’ contro l’instabilità dei mutamenti dinastici e le ingerenze del potere regio.
Peregrini in patria. Percezioni del ius Regni nella giurisprudenza napoletana d’età moderna
MILETTI, MARCO NICOLA
2006
Abstract
Nell’esperienza giuridica del Mezzogiorno continentale italiano il diritto patrio assume una funzione fortemente identitaria. I giuristi d’età moderna prospettarono una marcata continuità con il corpus normativo sedimentatosi sin dall’epoca normanno-sveva, presentandolo come patrimonio coeso e dotato d’una propria radicata peculiarità, pur nella omogeneità culturale dell’Europa di diritto comune. Durante l’arco cronologico compreso tra i secoli XVI-XVIII, del quale il saggio si occupa, si accentuò la matrice giurisprudenziale dell’ordinamento regnicolo, a fronte di un’intensa, alluvionale produzione legislativa: entrambi i fattori rafforzarono gli spazi di manovra riservati agl’interpreti ed accreditarono la dignità scientifica d’un ius Regni che il ministero togato seppe utilizzare a difesa della propria autonomia ‘costituzionale’ contro l’instabilità dei mutamenti dinastici e le ingerenze del potere regio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.