L'eccezione come regola: paradosso di una identificazione

Il paradigma schmittiano dello stato di eccezione è il punto di avvio della riflessione di queste pagine che tentano una risposta alla domanda: può lo stato di eccezione capovolgersi nel suo contrario, la regola? Può, da misura eccezionale, convertirsi in misura “normale”? La letteratura sull’emergenza ha cercato di esorcizzare la paura dell’imprevedibilità ed incontrollabilità che connota l’eccezione, mascherando quello che il realismo schmittiano invece rivela, e cioè che la decisione sulla sussistenza del caso d’eccezione è nella disponibilità del potere politico, ed, in linea di principio, illimitata. L’eccezione svela così l’eccedenza del politico sul giuridico, scardinando la rigida costruzione della nozione di Stato di diritto. Contro un politico sempre più espansivo ed invasivo nei confronti del giuridico, poichè la lex non è più in grado di bilanciare il rex, si mostra necessario il recupero dell’ethos che, insieme al cratos, fonda lo Stato.