L’economicità delle valide ragioni (note minime a margine della recente evoluzione del principio dell’abuso del diritto)

Prendendo spunto dalla giurisprudenza di legittimità in tema di abuso del diritto e da una risoluzione dell'agenzia delle entrate in tema di sindacabilità della rinuncia all'eredità sotto il profilo dell'abuso, questo scritto si propone di individuare una nozione di "valide ragioni economiche" (rilevanti agli effetti della disciplina antielusiva ex art.37 bis del d.p.r. n.600/1973 e dell'istituto di creazione giurisprudenziale dell'abuso del diritto). In termini critici si tenta di esasperare l'impostazione sostanzialista (o meglio socio economica) di parte della dottrina al fine di evidenziare l'imminente rischio che l'abuso travalichi il limite degli assetti onerosi o corrispettivi per invadere anche quegli assetti di per sé antieconomici, ma che producono comunque un soddisfacimento di bisogni, assumendo in questi termini valenza "economica". Viene esaminato specificamente il caso estremo della rinuncia a diritti e le sue possibili ragioni.