Uno studio sistematico sulla fortuna storica della scultura monumentale nelle fonti dal Seicento al Novecento, a partire necessariamente dal contesto romano, parte dal ruolo che hanno assunto committenti, artisti e letterati contemporanei e critici e storici dei secoli seguenti attorno al corpus di eccezione di Francesco Mochi. Come quando si tirano le fila degli studi su un artista napoletano quale Salvator Rosa (peraltro coinvolto nella raccolta di cui si tratta nell'articolo), poeta grazie a una formazione scolastica non comune che generò aspirazioni di affermazione accademica sproporzionate rispetto ai meriti effettivi, non è fuori luogo affermare che anche il consolidamento della fama postuma di Mochi debba cominciare dall’analisi del ruolo che lo stesso scultore ha giocato nella pubblicazione de La | Veronica | vaticana | del signor Francesco Mochi. | Componimenti poetici (In Roma, | per Lodovico Grignani, 1641) di ventidue diversi intellettuali e artisti scriventi in volgare, latino e spagnolo, stampata dopo la collocazione della Santa Veronica commissionata da Urbano VIII nella crociera della Basilica vaticana. Sulla storia della fama di Rosa elabora intuizioni importanti Roberto Longhi; anche nel caso di una storia della fama degli scultori del Seicento che cominci con Mochi, i termini post e ante quem possono, per ora, opportunamente essere fissati nella raccolta della Veronica vaticana e nelle scarsissime osservazioni dello stesso Longhi.

«Un modo nuovo di scolpire»: fonti per la fama della Santa Veronica di Francesco Mochi (con la prima poesia a stampa di Salvator Rosa)

Floriana Conte
2019-01-01

Abstract

Uno studio sistematico sulla fortuna storica della scultura monumentale nelle fonti dal Seicento al Novecento, a partire necessariamente dal contesto romano, parte dal ruolo che hanno assunto committenti, artisti e letterati contemporanei e critici e storici dei secoli seguenti attorno al corpus di eccezione di Francesco Mochi. Come quando si tirano le fila degli studi su un artista napoletano quale Salvator Rosa (peraltro coinvolto nella raccolta di cui si tratta nell'articolo), poeta grazie a una formazione scolastica non comune che generò aspirazioni di affermazione accademica sproporzionate rispetto ai meriti effettivi, non è fuori luogo affermare che anche il consolidamento della fama postuma di Mochi debba cominciare dall’analisi del ruolo che lo stesso scultore ha giocato nella pubblicazione de La | Veronica | vaticana | del signor Francesco Mochi. | Componimenti poetici (In Roma, | per Lodovico Grignani, 1641) di ventidue diversi intellettuali e artisti scriventi in volgare, latino e spagnolo, stampata dopo la collocazione della Santa Veronica commissionata da Urbano VIII nella crociera della Basilica vaticana. Sulla storia della fama di Rosa elabora intuizioni importanti Roberto Longhi; anche nel caso di una storia della fama degli scultori del Seicento che cominci con Mochi, i termini post e ante quem possono, per ora, opportunamente essere fissati nella raccolta della Veronica vaticana e nelle scarsissime osservazioni dello stesso Longhi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/385112
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