La vicenda del culto della Madonna ‘velata’ di Foggia, detta anche Iconavetere o Madonna dei Sette Veli, iniziata sul finire del sec. XI, ha come sfondo il conflitto secolare tra il Capitolo della Collegiata di Foggia e i vescovi di Troia, nella cui giurisdizione essa era compresa. L’articolata leggenda dell’Iconavetere, redatta a metà del Seicento, tarda ad imporsi sia per l’opposizione del clero troiano, sia per i timori di incorrere nei severi dettami del Concilio tridentino nei confronti dei culti locali. L’affermazione del suo culto è legata strettamente alle apparizioni che si susseguirono dopo il terremoto del 1731, in particolare quelle a S. Alfonso Maria de’ Liguori. Esse conferirono un sigillo di autenticità alla tradizione del prodigioso ritrovamento dell’Icona nelle acque di un pantano e contribuirono in maniera decisiva a far sì che a Foggia venisse finalmente riconosciuta l’autonomia ecclesiastica. The story of the cult of the 'veiled' Madonna of Foggia, also known as the Iconavetere or Madonna of the Seven Veils, which began at the end of the eleventh century, has in its background the age-old conflict between the Chapter of the Collegiate church of Foggia and the bishops of Troy, in whose jurisdiction it was included until 1855. The articulated legend of the Iconavetere, written in the middle of the seventeenth century, is late in imposing itself both for the opposition of the Trojan clergy and for the fear of incurring the strict dictates of the Council of Trento against the local cults. The affirmation of his cult is closely linked to the apparitions of the Virgin that followed after the earthquake of 1731, in particular those to S. Alfonso Maria de’ Liguori. They gave a seal of authenticity to the tradition of the prodigious discovery of the Icon in the waters of a quagmire and contributed decisively to provide for the ecclesiastical autonomy of Foggia.

Le apparizioni dell'Iconavetere nel secolare conflitto tra Troia e Foggia

Renzo Infante
2019-01-01

Abstract

La vicenda del culto della Madonna ‘velata’ di Foggia, detta anche Iconavetere o Madonna dei Sette Veli, iniziata sul finire del sec. XI, ha come sfondo il conflitto secolare tra il Capitolo della Collegiata di Foggia e i vescovi di Troia, nella cui giurisdizione essa era compresa. L’articolata leggenda dell’Iconavetere, redatta a metà del Seicento, tarda ad imporsi sia per l’opposizione del clero troiano, sia per i timori di incorrere nei severi dettami del Concilio tridentino nei confronti dei culti locali. L’affermazione del suo culto è legata strettamente alle apparizioni che si susseguirono dopo il terremoto del 1731, in particolare quelle a S. Alfonso Maria de’ Liguori. Esse conferirono un sigillo di autenticità alla tradizione del prodigioso ritrovamento dell’Icona nelle acque di un pantano e contribuirono in maniera decisiva a far sì che a Foggia venisse finalmente riconosciuta l’autonomia ecclesiastica. The story of the cult of the 'veiled' Madonna of Foggia, also known as the Iconavetere or Madonna of the Seven Veils, which began at the end of the eleventh century, has in its background the age-old conflict between the Chapter of the Collegiate church of Foggia and the bishops of Troy, in whose jurisdiction it was included until 1855. The articulated legend of the Iconavetere, written in the middle of the seventeenth century, is late in imposing itself both for the opposition of the Trojan clergy and for the fear of incurring the strict dictates of the Council of Trento against the local cults. The affirmation of his cult is closely linked to the apparitions of the Virgin that followed after the earthquake of 1731, in particular those to S. Alfonso Maria de’ Liguori. They gave a seal of authenticity to the tradition of the prodigious discovery of the Icon in the waters of a quagmire and contributed decisively to provide for the ecclesiastical autonomy of Foggia.
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