Nei numerosi racconti del rinvenimento dell’Iconavetere di Foggia, come in altre analoghe narrazioni, compare un toro con funzione di animale guida o scopritore. Il presente contributo indaga sulle possibili derivazioni di questo topos letterario; da quella biblico-patristica a quella classica o anche a quella legata all’insegna della mitica Arpi. In conclusione si ipotizza che la presenza del toro nei racconti di fondazione dei santuari, almeno dell’area centro meridionale d’Italia, sia dovuto all’influsso esercitato dalla capillare diffusione della leggenda del santuario micaelico trasmessa dall'Apparitio in cui il toro giuoca un ruolo decisivo.

Il toro/bue nella leggenda di inventio dell'Iconavetere di Foggia

Renzo Infante
2018-01-01

Abstract

Nei numerosi racconti del rinvenimento dell’Iconavetere di Foggia, come in altre analoghe narrazioni, compare un toro con funzione di animale guida o scopritore. Il presente contributo indaga sulle possibili derivazioni di questo topos letterario; da quella biblico-patristica a quella classica o anche a quella legata all’insegna della mitica Arpi. In conclusione si ipotizza che la presenza del toro nei racconti di fondazione dei santuari, almeno dell’area centro meridionale d’Italia, sia dovuto all’influsso esercitato dalla capillare diffusione della leggenda del santuario micaelico trasmessa dall'Apparitio in cui il toro giuoca un ruolo decisivo.
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