Introduzione. Il gene dell’Interleuchina 6 (IL-6) nell’uomo è localizzato sul braccio corto del cromosoma 7 (7p21) e ha un polimorfismo G→C in posizione –174 del promotore. La presenza di una sequenza di AT altamente ripetute in corrispondenza della 3’“flanking region” del gene dell’IL-6 dà luogo al polimorfismo delle “variable number of tandem repeats” (VNTR). La presenza dell’allele C (640 bp) nella regione VNTR è stata associata con una ridotta attività dell’IL-6. È stato anche riportato che il polimorfismo G→C in posizione –174 del promotore è associato con una ridotta espressione genica e con ridotti livelli plasmatici di IL-6. Precedenti studi condotti su popolazioni anziane hanno messo in evidenza che i soggetti geneticamente predisposti a produrre elevati livelli di IL-6, ad esempio maschi omozigoti per l’allele G del promotore, hanno una ridotta capacità di raggiungere l’estrema longevità. Scopo dello studio. Scopo dello studio è stato valutare la presenza di un’associazione fra i polimorfismi della regione VNTR dell’IL-6 e l’estrema longevità, in una popolazione di centenari pugliesi, e valutare la possibile interazione fra gli alleli della regione VNTR e gli alleli dell’Apolipoproteina E (APOE). Materiali e metodi. Sono stati studiati 155 soggetti pugliesi, di cui 61 centenari (13 maschi e 48 femmine, età media 100 ± 2 anni). Il gruppo di controllo di 94 soggetti (32 maschi e 62 femmine, età media 52 ± 18 anni) era costituito da volontari sani osservati fra il giugno 2007 e aprile 2008. A tutti i soggetti sono stati prelevati 2 cc circa di sangue da cui è stato estratto il DNA per l’analisi del genotipo dell’APOE e dei genotipi della regione VNTR dell’IL-6. L’analisi del polimorfismo della regione VNTR è stata eseguita mediante PCR e successiva elettroforesi su gel di agarosio 3%. L’analisi del polimorfismo dell’APOE è stata eseguita mediante Real-Time PCR – Fluorescence Resonance Energy Transfer (FRET) system – e successiva analisi delle curve di melting. È stata eseguita un’analisi mediante test del χ2 per valutare la presenza di eventuali differenze fra le frequenze alleliche della regione VNTR nei centenari rispetto ai controlli. Per l’analisi dei dati è stato usato il software statistico STATA SE versione 8.0. Risultati. È stata rilevata una sovra-rappresentazione statisticamente significativa dell’allele B (680bp) della regione VNTR nei soggetti di controllo rispetto ai centenari (allele B vs allele C, allele D e allele A Pearson χ2 = 6.31, Bonferroni p < 0.05; Odds Ratio: 0.56, IC 95%: 0.35–0.88, Bonferroni p-value < 0.05); Non sono state rilevate differenze statisticamente significative per la distribuzione degli alleli A (760bp), C (640bp) e D (760bp) fra centenari e controlli (allele D vs allele C, allele B e allele A Pearson χ2 = 0.59, Bonferroni p = 1.76; allele C vs allele D, allele B e allele A Pearson χ2 = 4.8, Bonferroni p = 0.11; allele A vs allele C, allele B e allele D Pearson χ2 = 0.1, Bonferroni p = 3.03). A causa dell’esiguità del campione, non è stato possibile calcolare l’odds ratio per valutare un’eventuale associazione, nei centenari, fra gli alleli del VNTR, e gli alleli dell’APOE. Conclusioni. Il nostro studio ha messo per la prima volta in evidenza come i polimorfismi della regione VNTR dell’IL-6 possano giocare un ruolo nella longevità. Infatti, precedenti studi condotti per verificare il ruolo del gene dell’IL6 gene nella longevità nell’uomo, hanno interessato esclusivamente il polimorfismo IL6 -174 G/C del promotore. I risultati del nostro studio suggeriscono che la presenza dell’allele B della regione VNTR dell’IL6 allele B potrebbe determinare un incremento dell’espressione del gene dell’IL6, magari aumentandone la produzione di mRNA, e quindi i livelli sierici dell’IL-6. Mentre precedenti studi hanno dimostrato come la presenza dell’allele C della regione VNTR dell’IL-6 può essere associate con livelli sierici di IL6 più bassi, il che può essere vantaggioso nel raggiungimento dell’età avanzata, non ci sono attualmente studi di associazione genotipo-fenotipo che possono dimostrare un effetto della presenza dell’allele B del VNTR sui livelli sierici di IL6. I risultati del nostro studio vanno comunque interpretati con cautela. Si tratta infatti di un analisi di tipo trasversale su di un numero esiguo di centenari, il che ha costituito un limite per la potenza statistica dello studio, non consentendo di raggiungere conclusioni definitive. Inoltre, non è stato possibile valutare la possibile interazione fra gli alleli della regione VNTR e gli alleli dell’Apolipoproteina E (APOE) a causa dell’esiguità del campione, e del numero assai basso di soggetti portatori dell’allele ε4- ad ε2- nei centenari e nei controlli. Infine, non è stata valutata una possibile associazione fra gli alleli della regione VNTR dell’IL6 e i livelli sierici di IL6, per definire una spiegazione biologica del ruolo svantaggioso della presenza dell’allele B della regione VNTR nel raggiungimento dell’estrema longevità. Solo studi di tipo longitudinale specificamente disegnati per verificare il ruolo degli alleli della regione VNTR dell’IL6 sulla longevità potranno fornire evidenze più significative per un ulteriore comprensione del ruolo di questi polimorfismi nel raggiungimento dell’estrema longevità.

Polimorfismi della regione VNTR del gene dell’Interleuchina 6 e interazione con l’ApoE in una popolazione di centenari del sud italia.

C. Capurso;V. Solfrizzi;A. Pilotto;G. Vendemiale
2010-01-01

Abstract

Introduzione. Il gene dell’Interleuchina 6 (IL-6) nell’uomo è localizzato sul braccio corto del cromosoma 7 (7p21) e ha un polimorfismo G→C in posizione –174 del promotore. La presenza di una sequenza di AT altamente ripetute in corrispondenza della 3’“flanking region” del gene dell’IL-6 dà luogo al polimorfismo delle “variable number of tandem repeats” (VNTR). La presenza dell’allele C (640 bp) nella regione VNTR è stata associata con una ridotta attività dell’IL-6. È stato anche riportato che il polimorfismo G→C in posizione –174 del promotore è associato con una ridotta espressione genica e con ridotti livelli plasmatici di IL-6. Precedenti studi condotti su popolazioni anziane hanno messo in evidenza che i soggetti geneticamente predisposti a produrre elevati livelli di IL-6, ad esempio maschi omozigoti per l’allele G del promotore, hanno una ridotta capacità di raggiungere l’estrema longevità. Scopo dello studio. Scopo dello studio è stato valutare la presenza di un’associazione fra i polimorfismi della regione VNTR dell’IL-6 e l’estrema longevità, in una popolazione di centenari pugliesi, e valutare la possibile interazione fra gli alleli della regione VNTR e gli alleli dell’Apolipoproteina E (APOE). Materiali e metodi. Sono stati studiati 155 soggetti pugliesi, di cui 61 centenari (13 maschi e 48 femmine, età media 100 ± 2 anni). Il gruppo di controllo di 94 soggetti (32 maschi e 62 femmine, età media 52 ± 18 anni) era costituito da volontari sani osservati fra il giugno 2007 e aprile 2008. A tutti i soggetti sono stati prelevati 2 cc circa di sangue da cui è stato estratto il DNA per l’analisi del genotipo dell’APOE e dei genotipi della regione VNTR dell’IL-6. L’analisi del polimorfismo della regione VNTR è stata eseguita mediante PCR e successiva elettroforesi su gel di agarosio 3%. L’analisi del polimorfismo dell’APOE è stata eseguita mediante Real-Time PCR – Fluorescence Resonance Energy Transfer (FRET) system – e successiva analisi delle curve di melting. È stata eseguita un’analisi mediante test del χ2 per valutare la presenza di eventuali differenze fra le frequenze alleliche della regione VNTR nei centenari rispetto ai controlli. Per l’analisi dei dati è stato usato il software statistico STATA SE versione 8.0. Risultati. È stata rilevata una sovra-rappresentazione statisticamente significativa dell’allele B (680bp) della regione VNTR nei soggetti di controllo rispetto ai centenari (allele B vs allele C, allele D e allele A Pearson χ2 = 6.31, Bonferroni p < 0.05; Odds Ratio: 0.56, IC 95%: 0.35–0.88, Bonferroni p-value < 0.05); Non sono state rilevate differenze statisticamente significative per la distribuzione degli alleli A (760bp), C (640bp) e D (760bp) fra centenari e controlli (allele D vs allele C, allele B e allele A Pearson χ2 = 0.59, Bonferroni p = 1.76; allele C vs allele D, allele B e allele A Pearson χ2 = 4.8, Bonferroni p = 0.11; allele A vs allele C, allele B e allele D Pearson χ2 = 0.1, Bonferroni p = 3.03). A causa dell’esiguità del campione, non è stato possibile calcolare l’odds ratio per valutare un’eventuale associazione, nei centenari, fra gli alleli del VNTR, e gli alleli dell’APOE. Conclusioni. Il nostro studio ha messo per la prima volta in evidenza come i polimorfismi della regione VNTR dell’IL-6 possano giocare un ruolo nella longevità. Infatti, precedenti studi condotti per verificare il ruolo del gene dell’IL6 gene nella longevità nell’uomo, hanno interessato esclusivamente il polimorfismo IL6 -174 G/C del promotore. I risultati del nostro studio suggeriscono che la presenza dell’allele B della regione VNTR dell’IL6 allele B potrebbe determinare un incremento dell’espressione del gene dell’IL6, magari aumentandone la produzione di mRNA, e quindi i livelli sierici dell’IL-6. Mentre precedenti studi hanno dimostrato come la presenza dell’allele C della regione VNTR dell’IL-6 può essere associate con livelli sierici di IL6 più bassi, il che può essere vantaggioso nel raggiungimento dell’età avanzata, non ci sono attualmente studi di associazione genotipo-fenotipo che possono dimostrare un effetto della presenza dell’allele B del VNTR sui livelli sierici di IL6. I risultati del nostro studio vanno comunque interpretati con cautela. Si tratta infatti di un analisi di tipo trasversale su di un numero esiguo di centenari, il che ha costituito un limite per la potenza statistica dello studio, non consentendo di raggiungere conclusioni definitive. Inoltre, non è stato possibile valutare la possibile interazione fra gli alleli della regione VNTR e gli alleli dell’Apolipoproteina E (APOE) a causa dell’esiguità del campione, e del numero assai basso di soggetti portatori dell’allele ε4- ad ε2- nei centenari e nei controlli. Infine, non è stata valutata una possibile associazione fra gli alleli della regione VNTR dell’IL6 e i livelli sierici di IL6, per definire una spiegazione biologica del ruolo svantaggioso della presenza dell’allele B della regione VNTR nel raggiungimento dell’estrema longevità. Solo studi di tipo longitudinale specificamente disegnati per verificare il ruolo degli alleli della regione VNTR dell’IL6 sulla longevità potranno fornire evidenze più significative per un ulteriore comprensione del ruolo di questi polimorfismi nel raggiungimento dell’estrema longevità.
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