Gli ampliamenti dei confini della ricerca in ambito storico-educativo paiono assai spesso come opera collettiva di gruppi che si aggregano intorno ad ipotesi di lavoro suggestive ed interessanti per apportare nuova linfa a settori tradizionali oppure innervare con istanze pionieristiche e sguardi divergenti oggetti di ricerca che stanno per essere portati alla luce, a beneficio dell’intera collettività. Tali piste di ricerca hanno bisogno non solo della luminosa intuizione di alcune persone esperte bensì del minuzioso lavoro artigianale che va posto in essere in ogni campo del sapere, unito alla capacità di creare sinergie, unire ricercatori e motivarli, gestire la complessità di migliaia di schede, carte d’archivio, e fonti talvolta del tutto eterogenee. In questo particolare frangente si colloca la vita e l’opera di Giorgio Chiosso, professore ordinario di Storia della Pedagogia per molti anni presso l’Università di Torino, attualmente in pensione dall’ottobre 2013. Oltre a numerosi incarichi prestigiosi a livello nazionale, il prof. Chiosso pare realmente un pioniere in alcuni campi di ricerca, un innovatore che ha saputo concretizzare le sue ipotesi progettuali con la cura di giovani leve della ricerca che hanno da lui appreso davvero il «mestiere dello storico»

Espandendo i confini della ricerca storico-educativa. Sulle orme di Giorgio Chiosso

CAGNOLATI, ANTONELLA
2015-01-01

Abstract

Gli ampliamenti dei confini della ricerca in ambito storico-educativo paiono assai spesso come opera collettiva di gruppi che si aggregano intorno ad ipotesi di lavoro suggestive ed interessanti per apportare nuova linfa a settori tradizionali oppure innervare con istanze pionieristiche e sguardi divergenti oggetti di ricerca che stanno per essere portati alla luce, a beneficio dell’intera collettività. Tali piste di ricerca hanno bisogno non solo della luminosa intuizione di alcune persone esperte bensì del minuzioso lavoro artigianale che va posto in essere in ogni campo del sapere, unito alla capacità di creare sinergie, unire ricercatori e motivarli, gestire la complessità di migliaia di schede, carte d’archivio, e fonti talvolta del tutto eterogenee. In questo particolare frangente si colloca la vita e l’opera di Giorgio Chiosso, professore ordinario di Storia della Pedagogia per molti anni presso l’Università di Torino, attualmente in pensione dall’ottobre 2013. Oltre a numerosi incarichi prestigiosi a livello nazionale, il prof. Chiosso pare realmente un pioniere in alcuni campi di ricerca, un innovatore che ha saputo concretizzare le sue ipotesi progettuali con la cura di giovani leve della ricerca che hanno da lui appreso davvero il «mestiere dello storico»
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/344412
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