ABSTRACT IN ITALIANO Il presente lavoro si inserisce nell’ambito delle ricerche che la Cattedra di Storia del Cristianesimo dell’Università degli Studi di Foggia conduce sul territorio di Capitanata al fine di analizzare gli aspetti della religiosità e dei culti locali. Obiettivo della ricerca è stato ricostruire l’agiografia e il culto di san Severo, vescovo di Napoli, patrono della diocesi di San Severo in Capitanata. Il lavoro è stato diviso in due sezioni. Nella prima si è esaminata la figura dell’Antistite napoletano, partendo dallo studio della scheda relativa presente negli Acta Sanctorum. Si è proceduto, così, alla ricognizione delle fonti e alla classificazione delle stesse. Fondamentale è stato reperire i tre manoscritti contenenti la Vita Severi e procedere alla relativa analisi e confronto, oltre che, naturalmente, alla traduzione in italiano. Particolare attenzione è stata data alla ricostruzione del culto del Santo attraverso l’analisi delle fonti iconografiche, liturgiche e monumentali. Nella seconda sezione della tesi l’attenzione si è appuntata sul patronato del Vescovo partenopeo a favore dell’omonima città di Capitanata. Nel ricomporre le fasi dell’intricata questione del patronato sanseverese, è emerso, però, che il Vescovo non risulta essere il santo venerato ab origine dell’abitato. Il primo documento, infatti, in cui sia presente un legame tra la Città e san Severo di Napoli sono i Capitolari scritti durante l’episcopato di mons. Francesco Giocoli nel 1716. L’operazione di identificazione del Santo venerato in città ab origine è stata possibile solo grazie alla sinergia di più scienze: la storia, l’agiografia, l’iconografia, la liturgia. Indispensabile è stata l’analisi dei collegamenti tra la città di San Severo e l’ordine monastico dei Benedettini e degli Agostiniani. La chiesa matrice dell’abitato è dedicata non a un san Severo ma a un beatus Severinus. La ricerca ha evidenziato come nei martirologi e nei calendari liturgici medievali e moderni la vita di san Severino abate del Norico, venerato l’otto gennaio, veniva spesso incrociata e confusa con quella di altri san Severo e san Severino. Proprio la fusione di elementi agiografici e iconografici, perciò, ha permesso l’identificazione del Santo eponimo della città di San Severo in san Severino del Norico. La duplice denominazione originaria dell’abitato “Sanctus Severus / Sanctus Severinus”, perciò, non è indice della presenza di due santi diversi ma dell’esistenza ab origine civitatis di un unico santo venerato in entrambi i modi. ABSTRACT IN ENGLISH This work is included within research that the Chair of the History of Christianity at the University of Foggia leads on the territory of Capitanata to analyze aspects of religiosity and local cults. The objective of this research was to reconstruct the hagiography and the cult of St. Severus, Bishop of Naples, the patron saint of the Diocese of San Severo (Foggia). The work was divided into two sections. In the first one has been considered the figure of Neapolitan Bishop, starting from the study of the tab for this in the Acta Sanctorum. We proceeded, so, to the recognition of the sources and to the classification of the same. Essentially, it was finding the three manuscripts containing the Vita Severi and proceed to its analysis and to comparison, as well as, of course, to the translation into Italian. Particular attention has been given to the reconstruction of the cult of the saint through the analysis of iconographic, liturgical and monumental sources. In the second section of the thesis attention has been steered on the patronage of the Bishop of Naples in favor of the homonymous city of Capitanata. Reconstructing the phases of the intricate question of the patronage of San Severo, it was found, however, that the Bishop does not appear to be the patron saint ab origine of the settlement. The first document, in fact, that there is a link between the City and St. Severus of Naples are the Capitolari written during the episcopate of Bishop Giocoli in 1716. The parish matrix of the town is not dedicated to a Sanctus Severus but to a beatus Severinus. The process of identification of the saint venerated in the city outset was only possible thanks to the synergy of science: history, hagiography, iconography, liturgy. Essential was the analysis of the links between the city of San Severo and the monastic order of the Benedictines and Augustinians. Research has shown that in the martyrologies and in the liturgical calendars medieval and modern, life of St. Severinus Noricum Abbot, venerated the eighth of January, was often crossed and confused with that of other saints Severus and Severinus. Exactly the merger of hagiographic and iconographic elements, therefore, allowed the identification of the eponymous saint of the city of San Severo in St. Severinus Noricum Abbot. The dual designation originally of the settlement "Sanctus Severus / Sanctus Severinus', therefore, does not indicate the presence of two different saints but from the existence of a single saint venerated in both ways.

San Severo e il suo patronato. Questioni agiografiche e cultuali / Colangelo, Lidya. - (2014 Jun 23). [10.14274/UNIFG/FAIR/331729]

San Severo e il suo patronato. Questioni agiografiche e cultuali

COLANGELO, LIDYA
2014-06-23

Abstract

ABSTRACT IN ITALIANO Il presente lavoro si inserisce nell’ambito delle ricerche che la Cattedra di Storia del Cristianesimo dell’Università degli Studi di Foggia conduce sul territorio di Capitanata al fine di analizzare gli aspetti della religiosità e dei culti locali. Obiettivo della ricerca è stato ricostruire l’agiografia e il culto di san Severo, vescovo di Napoli, patrono della diocesi di San Severo in Capitanata. Il lavoro è stato diviso in due sezioni. Nella prima si è esaminata la figura dell’Antistite napoletano, partendo dallo studio della scheda relativa presente negli Acta Sanctorum. Si è proceduto, così, alla ricognizione delle fonti e alla classificazione delle stesse. Fondamentale è stato reperire i tre manoscritti contenenti la Vita Severi e procedere alla relativa analisi e confronto, oltre che, naturalmente, alla traduzione in italiano. Particolare attenzione è stata data alla ricostruzione del culto del Santo attraverso l’analisi delle fonti iconografiche, liturgiche e monumentali. Nella seconda sezione della tesi l’attenzione si è appuntata sul patronato del Vescovo partenopeo a favore dell’omonima città di Capitanata. Nel ricomporre le fasi dell’intricata questione del patronato sanseverese, è emerso, però, che il Vescovo non risulta essere il santo venerato ab origine dell’abitato. Il primo documento, infatti, in cui sia presente un legame tra la Città e san Severo di Napoli sono i Capitolari scritti durante l’episcopato di mons. Francesco Giocoli nel 1716. L’operazione di identificazione del Santo venerato in città ab origine è stata possibile solo grazie alla sinergia di più scienze: la storia, l’agiografia, l’iconografia, la liturgia. Indispensabile è stata l’analisi dei collegamenti tra la città di San Severo e l’ordine monastico dei Benedettini e degli Agostiniani. La chiesa matrice dell’abitato è dedicata non a un san Severo ma a un beatus Severinus. La ricerca ha evidenziato come nei martirologi e nei calendari liturgici medievali e moderni la vita di san Severino abate del Norico, venerato l’otto gennaio, veniva spesso incrociata e confusa con quella di altri san Severo e san Severino. Proprio la fusione di elementi agiografici e iconografici, perciò, ha permesso l’identificazione del Santo eponimo della città di San Severo in san Severino del Norico. La duplice denominazione originaria dell’abitato “Sanctus Severus / Sanctus Severinus”, perciò, non è indice della presenza di due santi diversi ma dell’esistenza ab origine civitatis di un unico santo venerato in entrambi i modi. ABSTRACT IN ENGLISH This work is included within research that the Chair of the History of Christianity at the University of Foggia leads on the territory of Capitanata to analyze aspects of religiosity and local cults. The objective of this research was to reconstruct the hagiography and the cult of St. Severus, Bishop of Naples, the patron saint of the Diocese of San Severo (Foggia). The work was divided into two sections. In the first one has been considered the figure of Neapolitan Bishop, starting from the study of the tab for this in the Acta Sanctorum. We proceeded, so, to the recognition of the sources and to the classification of the same. Essentially, it was finding the three manuscripts containing the Vita Severi and proceed to its analysis and to comparison, as well as, of course, to the translation into Italian. Particular attention has been given to the reconstruction of the cult of the saint through the analysis of iconographic, liturgical and monumental sources. In the second section of the thesis attention has been steered on the patronage of the Bishop of Naples in favor of the homonymous city of Capitanata. Reconstructing the phases of the intricate question of the patronage of San Severo, it was found, however, that the Bishop does not appear to be the patron saint ab origine of the settlement. The first document, in fact, that there is a link between the City and St. Severus of Naples are the Capitolari written during the episcopate of Bishop Giocoli in 1716. The parish matrix of the town is not dedicated to a Sanctus Severus but to a beatus Severinus. The process of identification of the saint venerated in the city outset was only possible thanks to the synergy of science: history, hagiography, iconography, liturgy. Essential was the analysis of the links between the city of San Severo and the monastic order of the Benedictines and Augustinians. Research has shown that in the martyrologies and in the liturgical calendars medieval and modern, life of St. Severinus Noricum Abbot, venerated the eighth of January, was often crossed and confused with that of other saints Severus and Severinus. Exactly the merger of hagiographic and iconographic elements, therefore, allowed the identification of the eponymous saint of the city of San Severo in St. Severinus Noricum Abbot. The dual designation originally of the settlement "Sanctus Severus / Sanctus Severinus', therefore, does not indicate the presence of two different saints but from the existence of a single saint venerated in both ways.
23-giu-2014
Agiografia, San Severo, San Severino
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