Il centro urbano di Troia, fondato nell’XI secolo dal catapano Basilio Boioannes in corrispondenza dell’impianto della Aecae di età romana, ricopre in età medievale un rilevante ruolo geopolitico. Sede diocesana di notevole estensione, Il suo territorio è caratterizzato dalla presenza di diverse chiese alcune delle quali localizzate all’interno dei tanti casali sparsi nel territorio, altre isolate. Queste ultime sono al momento note solo da fonti documentali. Il contributo intende illustrare i risultati dell’indagine archeologica condotta in località Cancarro dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e dalla società Archeologica s.r.l., che ha portato al rinvenimento di un edificio ecclesiastico con annessa necropoli.Si tratta di una chiesa absidata mononave di modeste dimensioni costruita in pietra, visibile per l’intera estensione planimetrica; intorno alla struttura si sviluppa un’area cimiteriale intensamente sfruttata in senso sia orizzontale (per il numero delle fosse) sia verticale (per il numero di inumazioni all’interno di ciascuna fossa). La disposizione delle sepolture, addossate alle murature o poste nella zona immediatamente circostante ad esse, traduce infatti la gerarchizzazione sociale di una comunità verosimilmente connessa alla frequentazione della chiesa. I risultati dell’indagine permettono di aggiungere un tassello importante alla ricostruzione dei paesaggi rurali medievali della Capitanata ed alla definizione dei rapporti fra i centri urbani e la campagna, fornendo inoltre spunti di riflessione riguardo l’interpretazione di fenomeni socio-culturali legati alle forme del culto e dei rituali funerari. Questa ricerca potrà inoltre fornire una base dati per l‘interpretazione di alcune notizie contenute nelle fonti documentarie fino ad ora di difficile definizione.

Forme di aggregazione rurale nel territorio di Troia (FG): la chiesa e il suo cimitero in località Cancarro

Romano, Angelo Valentino;MANGIALARDI, NUNZIA MARIA;
2012-01-01

Abstract

Il centro urbano di Troia, fondato nell’XI secolo dal catapano Basilio Boioannes in corrispondenza dell’impianto della Aecae di età romana, ricopre in età medievale un rilevante ruolo geopolitico. Sede diocesana di notevole estensione, Il suo territorio è caratterizzato dalla presenza di diverse chiese alcune delle quali localizzate all’interno dei tanti casali sparsi nel territorio, altre isolate. Queste ultime sono al momento note solo da fonti documentali. Il contributo intende illustrare i risultati dell’indagine archeologica condotta in località Cancarro dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e dalla società Archeologica s.r.l., che ha portato al rinvenimento di un edificio ecclesiastico con annessa necropoli.Si tratta di una chiesa absidata mononave di modeste dimensioni costruita in pietra, visibile per l’intera estensione planimetrica; intorno alla struttura si sviluppa un’area cimiteriale intensamente sfruttata in senso sia orizzontale (per il numero delle fosse) sia verticale (per il numero di inumazioni all’interno di ciascuna fossa). La disposizione delle sepolture, addossate alle murature o poste nella zona immediatamente circostante ad esse, traduce infatti la gerarchizzazione sociale di una comunità verosimilmente connessa alla frequentazione della chiesa. I risultati dell’indagine permettono di aggiungere un tassello importante alla ricostruzione dei paesaggi rurali medievali della Capitanata ed alla definizione dei rapporti fra i centri urbani e la campagna, fornendo inoltre spunti di riflessione riguardo l’interpretazione di fenomeni socio-culturali legati alle forme del culto e dei rituali funerari. Questa ricerca potrà inoltre fornire una base dati per l‘interpretazione di alcune notizie contenute nelle fonti documentarie fino ad ora di difficile definizione.
2012
978-88-7814-543-6
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