Nel corso dell’ultimo decennio le piccole medie imprese italiane hanno risentito di due importanti fattori di cambiamento: l’introduzione della moneta unica europea e l’entrata nel mercato mondiale di nuovi competitors. Quest’ultimo, elemento rivoluzionario che si sostanza nella c.d. globalizzazione dei mercati, ha imposto alle imprese la necessità di riavviare i propri processi organizzativi al fine di renderli più efficienti, efficaci e quindi più economici. Queste nuove realtà del mercato dovevano e ancora devono spingere gli imprenditori a nuove strutture competitive più che concorrenziali, con un forte valore di conoscenza, in grado di coniugare la loro dimensione produttiva locale con il contesto globale. Del resto, l’impresa per definizione è un sistema aperto, in grado di interfacciare continuamente con l’ambiente esterno subendone, nel corso della gestione, la sua complessità e variabilità sia essa ascrivibile al continuo progresso tecnologico – che porta inevitabilmente l’impresa ad aumentare il livello della dimensione ottima minima al fine di sopravvivere e competere – sia, alla mutevolezza dei diversi mercati sia, infine, all’azione della concorrenza degli enti pubblici e dei sindacati. Purtroppo però, allo stato attuale, quella che poteva e doveva essere considerata una opportunità di sviluppo e di crescita ha finito per trasformarsi in una minaccia, in uno ostacolo alla vita dell’azienda stessa. Si è assistito così all’avvio per molte PMI ad un lento ma inesorabile declino economico che, in alcuni casi, ha già portato ad uno stato di crisi dell’impresa stessa. In considerazione di ciò, nel lavoro prodotto si è voluto evidenziare proprio come sia necessario incoraggiare tale competitività tra le differenti imprese avviandole, anche con politiche territoriali, alla cooperazione attraverso la creazione di nuovi processi come ad esempio quello relativo allo sviluppo di reti di imprese in cui una funzione particolare è rivestita da quella azienda che assume il ruolo del coordination agent della rete.

LE RETI FONDATE SULLE AZIENDE - GUIDA

SANTACROCE, EDWARD
2008-01-01

Abstract

Nel corso dell’ultimo decennio le piccole medie imprese italiane hanno risentito di due importanti fattori di cambiamento: l’introduzione della moneta unica europea e l’entrata nel mercato mondiale di nuovi competitors. Quest’ultimo, elemento rivoluzionario che si sostanza nella c.d. globalizzazione dei mercati, ha imposto alle imprese la necessità di riavviare i propri processi organizzativi al fine di renderli più efficienti, efficaci e quindi più economici. Queste nuove realtà del mercato dovevano e ancora devono spingere gli imprenditori a nuove strutture competitive più che concorrenziali, con un forte valore di conoscenza, in grado di coniugare la loro dimensione produttiva locale con il contesto globale. Del resto, l’impresa per definizione è un sistema aperto, in grado di interfacciare continuamente con l’ambiente esterno subendone, nel corso della gestione, la sua complessità e variabilità sia essa ascrivibile al continuo progresso tecnologico – che porta inevitabilmente l’impresa ad aumentare il livello della dimensione ottima minima al fine di sopravvivere e competere – sia, alla mutevolezza dei diversi mercati sia, infine, all’azione della concorrenza degli enti pubblici e dei sindacati. Purtroppo però, allo stato attuale, quella che poteva e doveva essere considerata una opportunità di sviluppo e di crescita ha finito per trasformarsi in una minaccia, in uno ostacolo alla vita dell’azienda stessa. Si è assistito così all’avvio per molte PMI ad un lento ma inesorabile declino economico che, in alcuni casi, ha già portato ad uno stato di crisi dell’impresa stessa. In considerazione di ciò, nel lavoro prodotto si è voluto evidenziare proprio come sia necessario incoraggiare tale competitività tra le differenti imprese avviandole, anche con politiche territoriali, alla cooperazione attraverso la creazione di nuovi processi come ad esempio quello relativo allo sviluppo di reti di imprese in cui una funzione particolare è rivestita da quella azienda che assume il ruolo del coordination agent della rete.
2008
9788834894217
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