Il movimento kimbanguista nell’inchiesta Voisin: la figura del profeta, le missioni inglesi e la pioggia di fuoco

Simon Kimbangu, un indigeno di etnia bakongo, fu all'origine, nel 1921 nel Congo belga, di un movimento profetico apparentemente xenofobo e anticolonialista. Predicatore, responsabile di mumerose guarigioni, considerandosi investito di una speciale vocazione, Kimbangu lottò per sradicare le pratiche religiose tradizionali e introdurre il cristianesimo, strappando molti indigeni ai fettici e all'attività e all'influenza delle missioni europee. Fu arrestato e condannato a morte pochi mesi dopo la sua apparizione dall'amministrazione belga, che vide in lui uno strumento creato dagli inglesi per reallizzare una penetrazione in Congo. Questo studio è centrato sull'inchiesta condotta da Charles Voisin, un magistrato belga che nel 1924-25 indagò in Congo per scoprire come il movimento avesse potuto sopravvivere alla scomparsa del suo iniziatore. Il lavoro minuzioso di Voisin fornisce un profilo della realtà congolese dell'epoca e getta nuova luce sul movimento kimbanguista e sul suo leader.