Partendo dalla considerazione di fondo che in Italia non esiste un modello migratorio omogeneo e che le differenze più significative si registrano nell’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro seguendo strategie diverse nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali, il saggio analizza ed esamina il modello migratorio che si è sviluppato nella Provincia di Foggia. In particolare, cerca di mettere in relazione come le condizioni socio-economiche locali insieme alla tipologia della presenza migrante che caratterizza la provincia di Foggia influenzino anche la costituzione di comunità locali di immigrati. La provincia di Capitanata è caratterizzata da una immigrazione temporanea, che prevede l’impiego di manodopera stagionale circoscritta al settore primario e in particolare al comparto agricolo. Il tessuto migratorio locale sembra determinato dalla ciclicità di continui arrivi e partenze. La ciclicità non suppone necessariamente un andare e venire intercalato da periodi brevi di permanenza, indica al contrario la costanza di ritorni continui che favoriscono la formazione di gruppi di aiuto gestiti da connazionali che dispongono in loco di una rete di relazioni. Aiuto e assistenza sono spesso assicurate in una forma tale da assomigliare più ad una sorta di caporalato etnico, che ad un sentimento sodale. Questa specificità prevede l’affermarsi di una forma di convivenza caratterizzata da una labilità di rapporti, che sono temporanei e di breve durata, labilità che scoraggia l’affermarsi di un senso di solidarietà fra gli immigrati inibendo la nascita di comunità.

Nascita di comunità e migrazioni transnazionali

RESTA, PATRIZIA
2007-01-01

Abstract

Partendo dalla considerazione di fondo che in Italia non esiste un modello migratorio omogeneo e che le differenze più significative si registrano nell’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro seguendo strategie diverse nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali, il saggio analizza ed esamina il modello migratorio che si è sviluppato nella Provincia di Foggia. In particolare, cerca di mettere in relazione come le condizioni socio-economiche locali insieme alla tipologia della presenza migrante che caratterizza la provincia di Foggia influenzino anche la costituzione di comunità locali di immigrati. La provincia di Capitanata è caratterizzata da una immigrazione temporanea, che prevede l’impiego di manodopera stagionale circoscritta al settore primario e in particolare al comparto agricolo. Il tessuto migratorio locale sembra determinato dalla ciclicità di continui arrivi e partenze. La ciclicità non suppone necessariamente un andare e venire intercalato da periodi brevi di permanenza, indica al contrario la costanza di ritorni continui che favoriscono la formazione di gruppi di aiuto gestiti da connazionali che dispongono in loco di una rete di relazioni. Aiuto e assistenza sono spesso assicurate in una forma tale da assomigliare più ad una sorta di caporalato etnico, che ad un sentimento sodale. Questa specificità prevede l’affermarsi di una forma di convivenza caratterizzata da una labilità di rapporti, che sono temporanei e di breve durata, labilità che scoraggia l’affermarsi di un senso di solidarietà fra gli immigrati inibendo la nascita di comunità.
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